- CIMA: Corno Bussòlaz mt. 3.023 slm:
- DOVE: Val d’Ayas in Valle d’Aosta (partenza da Estoul a 1.780 mt);
- DISLIVELLO & SVILUPPO: Abbastanza lungo, con 1300 mt D+ e circa 19 KM;
- DIFFICOLTA’: F
- NOTE: oggi abbiamo camminato in un disegno!
C’è una citazione che recita: “ Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso”. Beh, oggi l’abbiamo toccata con mano e quando vedi coi tuoi occhi quanto risulta scritto puoi dire che ti appartiene.
La gita del Cai Desio di oggi (11 giugno 2022) è stata fatta praticamente come se avessimo camminato in uno di quei disegni che si facevano a scuola, quelli c.d. “perfetti” per i quali non prendevi un bel voto perché era tutto troppo perfetto e con poco estro. Ecco, siccome i colori che ci mettevi erano tersi e giusti, oggi è stato come ripercorrere quei momenti: il verde acceso di questo periodo che non deve passare in fretta (mannaggia!), l’azzurro cobalto e terso del cielo, senza una nube sino all’Oceania ed infine il bianco dei ghiacciai del Rosa e non solo.
Qualcuno oggi ha detto che con un panorama del genere ci si mette in pace con il Grande Architetto, vero! Cime, laghi a go-go, ghiacci, dorsali.
Praticamente siamo saliti al centro dell’universo della Val d’Ayas; il Corno Bussòlaz è il fulcro che regge questa zona e funge da altare per ammirare l’inverosimile tutto intorno; se non ci siete mai stati confermo che un giretto è importante farlo, perché la cima è un tremila-metri dal quale la mascella rimarrà di sasso.
Se devi scegliere la prossima gita, dalla cima senz’altro la trovi.
Non eravamo soli in giro e tutti quelli che abbiamo incontrato erano piuttosto attoniti…..”in quanti siete?”; ad un certo punto ci siamo messi d’impegno per dire, scherzando, che eravamo un Gruppo di Recupero, con ragazze madri e ex tossici…..tutti però dignitosamente recuperati e avviati all’alta quota.
In cima ci siamo arrivati velocemente, abbiamo mangiato qualcosa (ma non bevuto il caffè della moka, tanto atteso e ricercato quanto non gustato a causa di un remolàzzo che ha dimenticato il gas ed il fornello, pur avendo tutto il resto, servizio da 19 compreso) e poi abbiamo deciso di fare un bel giro a cerchio, percorrendo tutto la cresta che ti tiene alto nel cielo sino al momento in cui, a piombo, scendi al Colle Palasina a 2.661 mt.
Da qui, sempre a cerchio, arriviamo al Rifugio ARP posto a 2.440 mt per una birretta in compagnia, ma la birra necessita del generatore? Mah, boh…..
Sarà che a fare il ‘pirla’ si finisce per sbattere il naso, fatto sta che nell’ultimo kilometro prima del parcheggio incontriamo 108 donne (ben due pullman) ferme ad una fontana a prendere l’acqua. L’acqua adesso non c’è più ed in settimana porteranno via anche la struttura; ragazze madri, semplici amiche in giro a far bla-bla-bla?
Riusciamo a sgusciare via prima dei pullman anche se il casino per il sabato pomeriggio non ce lo aspettiamo; quindi a casa veloci.
N.B. Chi vuole sfogliare la cartina del Monte Rosa e del Cervino lo può fare da qui in 3D, da palato fine.
Partecipanti (come una famosa canzone degli anni ’80: Nineteen): Katia, Angeletta, Adele, Anna, Manuela, Pier di Desio, Andrea, Lele, Aurelio, Massimo, Beppe, PaoloC, Davide, Augusto, Bruno, AleNuzzo, Fabio, Gianluca e Patajean.
by Patajean®